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Qual'è il verso giusto della carta igienica?

Ti sei mai chiesto in quale verso sia corretto srotolare la carta igienica? Verso il basso o verso l’alto?

La risposta corretta ci arriva da un brevetto del 1891 che rivela il metodo corretto di utilizzare il rotolo.

 

 

Questo dubbio deve aver attraversato la mente di tutti almeno una volta nella vita, tant'è che nel mondo le persone si dividono in due correnti di pensiero distinte: coloro che preferiscono srotolare la carta igienica dal basso verso l'alto e quelli che lo fanno dal verso opposto.

Ma perchè preferire un metodo piuttosto che l'altro?

La questione vede nascere tanti dibattiti ma pare che chi preferisce lo srotolamento verso sopra ritenga che l'estremità libera della carta igienica sia più facile da individuare; chi preferisce srotolarla da sotto sostiene invece che con questa tecnica si evitino inutili sprechi ed eccessi di carta igienica.

 

 

 

La risposta ufficiale però ci arriva direttamente dall'inventore del rotolo di carta igienica: va messo verso sopra! Il brevetto originale del 1891 di Seth Wheeler, designer del rotolo di carta igienica, spiega infatti in maniera ben definita che l'estremità della carta igienica deve stare verso l'esterno. Nella sua illustrazione originale infatti, il rotolo viene disegnato con il verso di srotolamento verso sopra. Il designer newyorkese, è anche l'inventore della suddivisione a quadratini perfetti del rotolo di carta igienica per facilitare lo strappo.

 

 

 

Detergenza professionale a basso impatto ambientale

A distanza di pochi giorni dalla dichiarazione ufficiale che la Grande Barriera Corallina Australiana è praticamente morta, l’attenzione dei media si sposta necessariamente sulle tematiche ambientali. Negli ultimi anni, come è giusto che sia, si parla sempre più di ambiente ed inquinamento come un argomento di primaria importanza ed urgenza che riguarda tutti noi, nonché il nostro futuro.

Limitare l'inquinamento è possibile? La risposta è sì! Moltissimi piccoli gesti quotidiani possono influenzare notevolmente le condizioni dell'ambiente che ci circonda.

Dopo l'introduzione di shopper ecologiche obbligatorie nei negozi, perchè non approcciare ad un modo più ecologico di fare le pulizie quotidiane? Questo è uno di quegli ambiti in cui, adottando una modalità più “green”, si può fare davvero la differenza e rispettare così il pianeta e le sue acque.

 

Ma quanto costa?

I detersivi ecologici e biologici esistono già da diverso tempo e, ormai, non sono certo una novità. Se pensi che pulire in maniera ecologica sia difficile e dispendioso ti sbagli: in moltissimi casi infatti si rivela addirittura più economico e sorprendentemente efficace.

Inoltre, ti sei mai chiesto quanto ci costi vivere in un pianeta inquinato ed ammalato?

 

Quali sono le sostanze chimiche più diffuse nei comuni detergenti?

Sin da piccoli ci hanno insegnato che bere accidentalmente il detersivo per il bucato o lavarsi con il detergente per i piatti non è di certo qualcosa di auspicabile! Ma allora perché costringiamo le falde acquifere a farlo?

La presenza di sostanze chimiche nei detergenti è una delle ragioni dominanti di inquinamento ed è per questo che è necessario imparare bene quali sono le principali sostanze nocive presenti nei detersivi per leggere le etichette in maniera consapevole.

Individuiamo quindi tre categorie di sostanze presenti nei detersivi:

  • I tensioattivi: hanno la funzione di ridurre la tensione superficiale dell’acqua e legarsi allo sporco, rimuovendolo dai tessuti. Sono i “responsabili” della produzione di schiuma. Possono essere di origine petrolchimica, vegetale o mista.
  • Gli additivi: comprendono una vasta gamma di sostanze; tra queste citiamo: coloranti, profumi, addensanti enzimi, ossidanti (proprio questi sono i più pericolosi per la salute dell’uomo e per quella del pianeta).
  • Le sostanze di carica: vengono impiegate per diluire i principi attivi del detersivo. Questa operazione porta a riversare nelle acque una quantità maggiore di sostanze, affaticando i sistemi di depurazione ambientali.

Queste sostanze sono presenti nella maggior parte dei prodotti in commercio. È buona abitudine pertanto prestare attenzione alla lettura degli ingredienti, capirne le caratteristiche e informarsi.

 

Detersivi in “eco-caps” e superconcentrati: un'alternativa facile

Non è molto ma è già abbastanza: scegliere i detersivi in eco-caps o superconcentrati significa non sovraccaricare l'ambiente di rifiuti plastici (i contenitori dei detersivi) che hanno un impatto forte sulla salute del pianeta. Il mercato delle "eco-caps", ovvero dei monodose con una pellicola idrosolubile, si sono non a caso sviluppati tantissimo negli ultimi anni. Con le eco-caps risparmi anche denaro visto che paghi solo il contenuto, non più il contenitore. Questa soluzione è disponibile in diverse tipologie per rispondere alle più svariate esigenze di pulizia: sanitari, pavimenti, arredi, cucine etc.

Un pianeta senza imballaggi inutili e da smaltire è già migliore di per sé. Scegliere questa soluzione non cambierà nulla nel tuo modo di fare le pulizie!

 

Detersivi Ecolabel

Scegliere di acquistare detergenti certificati Ecolabel, significa scegliere prodotti che hanno un ridotto impatto ambientale nell’intero ciclo di vita. La certificazione Ecolabel è un attestato di eccellenza concesso solo a quei prodotti realizzati secondo precisi criteri ecologici pur mantenendo elevatissimi standard prestazionali. Scegliere prodotti a marchio Ecolabel non è la soluzione definitiva per garantire ovunque falde acquifere perfettamente pulite e fiumi e mari perfettamente sani, ma può essere un inizio per migliorare la salute dell’ambiente e cambiare mentalità: se l’efficacia di un detersivo non è data dalla raffinazione del petrolio (con tutto ciò che ne consegue), perché non affidarsi alla natura?

Asciugamani ad aria: esplosioni batteriologiche?

Nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio si registra il picco massimo di contagio dei virus influenzali di tipo A e B: sono già 3 milioni i casi registrati nella stagione 2017/2018.

L'influenza è una malattia infettiva acuta tra le più diffuse ed altamente contagiosa; colpisce le vie respiratorie superiori ed inferiori con sintomi che vanno dalla febbre alla tosse e dolori muscolo-scheletrici a cui si aggiungono spesso (soprattutto nei bambini) fastidi intestinali.

I locali affollati e frequentati da molte persone sono un grande veicolo di trasmissione dei virus tuttavia, con piccole accortezze, puoi evitare la diffusione dei “malanni di stagione”.

E’ importante mantenere l’ambiente correttamente pulito ed igienizzato ed arieggiare gli ambienti aprendo porte e finestre ogni qual volta sia possibile. Il tempo di incubazione dell’influenza è molto veloce e questa si trasmette rapidamente soprattutto per via aerea, mediante ad esempio tosse e starnuti.

A proposito di via aerea, l’Università di Westminster ha condotto un indagine sulla potenziale dispersione dei virus nei bagni pubblici dopo l’asciugatura delle mani.

Secondo la loro ricerca, gli asciugamani ad aria diffondono i germi oltre 1.000 volte in più della carta. La ricerca non lascia dubbi: i ricercatori della University of Westminster hanno inizialmente bagnato le mani in acqua contenente virus innocui dopodiché le hanno asciugate con i tre metodi che vedete qui sotto.

 

MEDIA TOTALE DI PARTICELLE VIRALI A DISTANZE DIVERSE:

 

MEDIA TOTALE DI PARTICELLE VIRALI A DISTANZE DIVERSE:

 

DOPO 15 MINUTI, NELL'ARIA:

Asciugamano getto d'aria: ⌚ 44 PARTICELLE VIRALI

Asciugamano ad aria calda: ⌚ 0,8 PARTICELLE VIRALI

Asciugamano in carta: ⌚ 0,4 PARTICELLE VIRALI

 

Rimane sempre sottointeso che il rispetto delle norme igieniche raccomandate dal Ministero della Salute è la principale forma di prevenzione contro influenza e raffreddore. Vi ricordiamo in particolare:

  • Che l'igiene delle mani è molto importante ed occorre lavarsi spesso le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo aver tossito o starnutito o, in mancanza di acqua e sapone, umidificare le mani con prodotti specifici antibatterici.
  • Che bisogna evitare di toccarsi gli occhi, il naso o la bocca con le mani sporche;
  • Di pulire quotidianamente i prodotti che si utilizzano più spesso oltre alle superfici che sono a contatto con le mani (telefoni, sedie, maglie delle porte, tastiere, ecc).

 

Anche questa volta, vince il monouso! ;)     E tu? Cosa hai scelto per il tuo locale?

 

 

Immagini di http://www.assocarta.it

Lavastoviglie Hi-Tech

iKloud di Krupps

Ancora una volta Krupps risponde alle esigenze provenienti dal mondo della ristorazione! Non semplici macchine, ma tecnologia ed innovazione abbinate allo studio di professionisti del settore.

L'Hi-Tech è finalmente arrivato anche nel mondo Professional: iKloud è il primo sistema di controllo wi-fi per lavastoviglie!

 

Perchè sceglierlo?

Questo innovativo sistema permette di migliorare l'efficienza del tuo locale grazie alla connessione costante tra l'apparecchiatura ed il gestore. In questo modo potrai:

  1. Ottimizzare consumi e costi, specialmente quando l'aparecchio viene erroneamente dimenticato acceso fra un servizio e l'altro;
  2. Verificarne lo stato di attività in tempo reale;
  3. Far partire il ciclo di lavaggio da remoto, ogni qual volta lo si desideri;

Ultima, ma non per importanza, è la possibilità di mantenere la tua lavastoviglie sempre connessa con il tecnico. Quest'utlimo, grazie ad iKloud, può verificare e modificare i parametri del lavaggio a seconda delle differenti esigenze, offrendo al cliente un servizio senza eguali.

 

E se l'aparecchio presentasse un anomalia?

Con iKloud, eventuali anomalie vengono riconosciute direttamente dalla lavastoviglie che invia in automatico una segnalazione al tecnico; in questo modo, il professionista sarà al corrente di tutto ancor prima che gli operatori di cucina si accorgano dell'anomalia.

 

Ma c'è di più...

Oltre ad iKloud, Krupps ha introdotto "Uniko": il pannello touch-screen in vetro temperato dal design minimal. Con questa novità, Krupps è voluta andare incontro alle esigenze dei ristoratori: la sua interfaccia è semplice, chiara, pratica ed affidabile. Sul display è inoltre possibile vedere l'avanzamento del ciclo di lavaggio e selezionare il programma a seconda delle stoviglie da lavare.

 

Vincitore a Pulire 2017

Questi due nuovi sistemi sono vincitori del premio SMART Label ad Host 2017: un riconoscimento all’innovazione nel settore dell’ospitalità promosso da HOST – Fiera Milano in collaborazione con POLI.design.

 

Vorresti vedere uno di questi aparecchi dal vivo? Approfittane dell'evento gratuito Girogusto Professional a Rimini dal 21 al 23 Gennaio: scarica l'invito gratuito qui!

 

Occupati di altro, alle tue stoviglie ci pensa Krupps! ;)

 

 

Quanto è sporco il tuo pavimento?

Stai vivendo la più bella cena della tua vita e dopo “infinite” portate sei giunto al caffè che, purtroppo, è imbevibile! Ti è mai capitato?

Facciamo un altro esempio.

Sei nel ristorante più lussuoso della città, le pietanze sono deliziose e ti trovi in ottima compagnia. Tu o il tuo partner avete necessità di andare alla toilette…ma, spiacevolmente, la trovate in completo disordine!

Quante volte ti sarà successo che, tra tante cose belle, una soltanto non abbia trovato il tuo gradimento? Con certezza sarà proprio quell’elemento negativo a rimanere impresso, più di altri, nella tua mente!

Tra i vari fattori negativi, la percezione di una scarsa igiene è sicuramente quello che può causare più disturbo; il cliente oggi presta molta attenzione alla pulizia nei luoghi pubblici ed è per questo che risulta essenziale dare a questa attività l’importanza che merita.

Ora, come ti sentiresti se fosse il tuo cliente a vivere questa sgradevole esperienza? Sei attrezzato per evitare che si verifichino situazioni così spiacevoli?

Per aiutarti ad evitare una di queste circostanze, oggi ti indichiamo come affrontare eventuali noncuranze delle pavimentazioni.

pulizia_pavimento_ristorante

Il pavimento che hai scelto per il tuo locale è un ottimo biglietto da visita e, sicuramente, vorrai mantenerlo bello e nuovo come fosse appena posato. Sappiamo perfettamente però che una buona pulizia dei pavimenti richiede tempi ed energie non indifferenti.

 

Quanto vale il tempo che dedichi alle pulizie dei pavimenti del tuo locale?

Questa superficie, si sa, è inevitabilmente destinata ad essere la più sporca di tutte, diventando un vero rifugio per germi e batteri. Ti occupi in maniera adeguata del tuo pavimento? Oppure richiede troppi sforzi?

Con l'utilizzo di strumenti appropriati, quali le macchine per la pulizia professionale, ottieni migliori performance salvaguardando due elementi preziosi per te: tempo e fatica.

 

Di seguito ti elenchiamo 5 benefici che trarrai utilizzando una macchina lavapavimenti professionale:

 

      1. MAGGIOR IGIENE

pulizia_professionale_pavimento

A differenza di una faticosa pulizia manuale (con mop o strofinaccio) dove lo sporco viene “spostato” da una parte all’altra della superficie, con la macchina lavapavimenti la sporcizia viene aspirata e raccolta. Ultimo, ma non per importanza, si lava sempre con detergente ed acqua pulita senza mai riutilizzare il liquido sporco.

 

      2. TEMPISTICHE RIDOTTE

risparmiare_tempo_e_denaro

Ci piacerebbe sapere quanto tempo impieghi per lavare i pavimenti nel tuo locale ma, sapendo bene che per ottenere performance accettabili ci vuole tempo e fatica, abbiamo deciso di evitare questa domanda. Grazie all’impiego di una macchina lavapavimenti puoi ridurre sin da subito i tempi di lavaggio e di asciugatura fino al 60%. Se è vero che il tempo è denaro... Ci sembra inutile ricordarti che risparmieresti il doppio!

 

      3. MINORI FATICHE

mal_di_schiena_pulizie

Preservare la tua schiena o quella dei tuoi addetti, è priorità assoluta. Quante volte dopo aver pulito i pavimenti con sistemi manuali hai riscontrato mal di schiena? Utilizzare una macchina lavapavimenti ti consente di cedere ad essa tutte le fatiche, mantenendo così una postura corretta. In questo modo si pulisce perfettamente la superficie senza accusare nessuno sforzo.

 

     4. PULIZIA DEI PUNTI DIFFICILI

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Ti ricordi il colore delle fughe del tuo pavimento appena posato? Probabilmente l’hai dimenticato perché i sistemi manuali fanno depositare nelle fughe, nei pori e nelle venature tutti i residui di sporco variandone progressivamente il colore originario.

Sei curioso di rivederlo? Puoi farlo guardando in un punto dove non passi lo straccio abitualmente: ti consigliamo, per esempio, di verificare sotto un arredo che ti è facile spostare.

Sai come è successo? Tra una piastrella e l’altra, passando sulle fughe, lo straccio (o il mop) viene accidentalmente strizzato rilasciando quanto speravi di raccogliere.

Grazie all’azione delle sue spazzole, la macchina lavapavimenti rompe lo sporco portandolo in superficie e questo viene prontamente aspirato ed asciugato grazie al tergipavimento.

 

     5. GESTIONE OTTIMALE DI EVENTI STRAORDINARI

ristorante_pulire_pavimento_piatto_rotto

Quante volte sei dovuto intervenire per una pulizia accidentale e straordinaria davanti al cliente?

Utilizzando i vecchi sistemi solitamente succede questo:

  • Raccogli manualmente cocci e prodotti organici per evitare danni ulteriori ed altrui
  • Rapidamente prendi il secchio o il carrello riposti nello sgabuzzino (verificando che l’acqua all’interno sia presente e pulita…non è bello farsi vedere a pulire con acqua sporca!)
  • Devi ricordarti assolutamente, prima di iniziare la detersione della superficie, di segnalare con l’apposito cartello il pericolo di scivolamento (non sempre lo fai? Attenzione, è obbligo!)
  • Passo lo strofinaccio (o il mop) e chiudo lo spazio appena pulito attendendo l’asciugatura

Mamma mia, quanto disagio! Per te e per i clienti presenti nel tuo locale.

Se avessi utilizzato una macchina lavapavimenti, dopo aver raccolto i cocci, avresti avuto subito a disposizione lo strumento pronto per una pulizia profonda ed un’immediata asciugatura.

Con questa procedura non si arreca disagio alcuno ma anzi, grazie alla visibile organizzazione e tempestività si interviene facendo anche un'ottima figura con il proprio cliente.

               

Questi 5 benefici sono sufficienti per farti percepire quanto vantaggio puoi trarre abbandonando i vecchi sistemi di pulizia.

 

Ogni cosa si evolve.

E tu? Sei pronto a rivoluzionare i tuoi metodi di pulizia?

macchina lavapavimenti fimap genie b

Igiene e sicurezza in cucina: il sistema HACCP

HACCP_IGIENE_CUCINA

Ogni azienda che operi a contatto con gli alimenti (dalla produzione alla distribuzione) ha l’obbligo di predisporre un Piano di Autocontrollo secondo il Metodo HACCP (Analisi del Rischio e Punti Critici di Controllo).

Questo sistema per la sicurezza alimentare prevede una serie di normative specifiche che definiscono i requisiti dei detergenti, l’etichettatura dei prodotti e le giuste procedure da seguire per garantire un’azione di igienizzazione degli ambienti di lavoro e delle attrezzature che gli operatori utilizzano per svolgere le regolari attività lavorative.

I DETERGENTI NEL SISTEMA HACCP

Tutte le realtà facenti parte dell’ambito alimentare (ristoranti, pizzerie, pub, etc.) devono rispettare le norme in merito all’HACCP, facendo particolare attenzione alle regole sui detergenti: è fondamentale fornirsi di prodotti detergenti conformi alla normativa sull’HACCP che oltre a lavare, disinfettino le stoviglie utilizzate e le superfici, senza apportare contaminazioni chimiche dannose.

Tutti i detergenti disinfettanti conformi alle normative HACCP sono un Presidio medico chirurgico e garantiscono la completa disinfezione di superfici, piani da lavoro, attrezzature e stoviglie.

I disinfettanti devono essere conformi e autorizzati all’uso dal Ministero della Sanità.

Come riconoscerli?

Stando al sistema HACCP, i detergenti utilizzati è bene che riportino sull’etichetta:

  1. le diciture disinfettante, presidio medico-chirurgico
  2. le dosi di utilizzo ed i tempi di utilizzo
  3. la precisazione “prodotto per industria alimentare“
  4. il nome dell’azienda produttrice, il lotto e la data di produzione
  5. il numero di registrazione presso il Ministero della Sanità

Il rispetto di questi pochi punti guida è fondamentale per garantire la sicurezza e l’igiene degli ambienti e delle attrezzature, ma non è tutto! Occorre altresì abbinarlo ad una corretta conservazione dei cibi: è fondamentale utilizzare packaging e prodotti idonei al contatto alimentare, che preservino la freschezza e mantengano inalterati i sapori dei cibi.

 

 

In collaborazione con Area Sicurezza Srl 

Solo shoppers biodegradabili, dal 2018!

Borse di plastica leggere e ultraleggere. Il mondo "GREEN" diventa un obbligo a 360°!

Con un articolo aggiuntivo approvato dal 1° agosto 2017 sono state definite le nuove norme sulle borse di plastica, comprese quelle ultraleggere.

  

Cosa si intende per borse di plastica?

Tutte le borse realizzate con polimeri, che siano fornite ai consumatori per il trasporto di merci o prodotti. Vi rientrano dunque anche le borse prive di maniglia (ad es. i sacchi forniti nei reparti gastronomia, macelleria, ortofrutta, etc.), così come quelle eventualmente utilizzate esclusivamente all’interno dei punti vendita (si parla infatti di “trasporto” e non più soltanto di “asporto” come nella vecchia disciplina, facendo definitivamente chiarezza sulla questione dei sedicenti sacchetti “per uso interno”).

I trasformatori ed i distributori fuori legge, potranno essere immediatamente sanzionati, peraltro con il massimo della pena, sino a 100.000 €.

 

Quali tipologie di borse di plastica sono oggetto della nuova disciplina?

La nuova normativa si applica a tutte le tipologie di borse, impiegabili in qualunque punto vendita: ricordiamo infatti che l'obbiettivo è quello di prevenire e ridurre l’impatto ambientale delle borse realizzate in plastica, indipendentemente dunque da cosa si trasporta o dal tipo di attività.

Le norme sulle borse ultraleggere per confezionamento di alimenti sfusi valgono, per l'appunto, solo per il settore alimentare (quindi non si applicano ad es. ai sacchi che imballano gli elettrodomestici, fermo restando che le borse per il trasporto consegnate alla cassa di qualsivoglia punto vendita, compresi quelli retail non alimentari, rientrano nella normativa).

 

Devono essere apposti particolari elementi/diciture sulle borse di plastica?

Si, la legge prevede che i produttori appongano, sia sulle shoppers che sulle borse ultraleggere, elementi identificativi attestanti che le borse prodotte rientrino in una delle tipologie commercializzabili. Le diciture dovranno specificare, tra l’altro, anche il contenuto minimo di materia prima rinnovabile.

 

Ricorda! In caso di trasgressione...

Restano ferme le sanzioni da 2.500 euro a 25.000 euro, con aumento sino a 100.000 euro se, ad esempio, la violazione del divieto riguarda ingenti quantitativi.

 acquisti green shoppers biodegradabili

La gestione dell'acqua in piscina

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Ogni giorno le acque della piscina sono attaccate da polveri, batteri, microrganismi, virus, sporcizia, alghe, che se mal gestite possono minacciare la salute dei bagnanti. Per evitare irritazioni alle mucose o alla pelle e garantire una sicura balneazione, è consigliato avere un buon impianto di filtrazione, controllare regolarmente i parametri dell’acqua, in particolare pH e cloro, ed effettuare un corretto controllo al fine di avere un'acqua limpida e balneabile.

La qualità dell’acqua è influenzata da diversi fattori:

  •          Clima: fenomeni metereologici
  •          Frequentazione della piscina
  •          Sistema di filtrazione
  •          Vicinanza della vegetazione
  •          Temperatura
  •          Livello di cloro e pH

Un efficace trattamento preventivo e disinfettante si basa sulla verifica dei parametri dell’acqua svolta ogni 1-2 giorni ad inizio stagione (marzo, aprile, maggio) e giornalmente nei mesi estivi (giugno, luglio, agosto).

Il controllo del pH e del cloro viene svolto tramite un pool tester che permette di confrontare i valori dei due elementi con i valori ottimali:

  • Il valore ideale del cloro libero, compreso tra 0,7 ppm e 1,50 ppm, deve essere uniforme in qualsiasi punto della piscina. Il mantenimento del tenore di equilibrio del cloro garantisce l’igiene dell’acqua e impedisce la nascita di alghe o il proliferare di batteri.
  • Il valore ideale del pH, compreso tra 6,5 e 7,5, mostra il grado di basicità o di acidità dell’acqua e ne assicura l’equilibrio.

 

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Oltre ai controlli del cloro, del pH e della temperatura devono essere eseguite ulteriori analisi:

  • Verifiche semestrali dell’acqua di approvvigionamento;
  • Controlli dell’acqua di immissione quando necessari per verifiche interne di gestione o in seguito al verificarsi di inconvenienti;
  • Analisi sull’acqua contenuta in vasca.

 

MA COSA FARE SE L'ACQUA SI TRASFORMA IMPROVVISAMENTE IN INSOLITI COLORI?

Per compiere un corretto trattamento della piscina è fondamentale:

  1. Conoscere il volume della piscina;
  2. Utilizzare prodotti certificati e specifici;
  3. Eseguire il trattamento con regolarità.

Abbiamo trattato in questa informativa i principali problemi dando a tutti un'adeguata soluzione per agire con tempestività ed efficacia:

 

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                                                                                                           in collaborazione con 

I vantaggi del raffrescatore

VANTAGGI RAFFRESCATORE EVAPORAZIONE

Se stai pensando di migliorare il comfort dei tuoi ambienti, esterni ed interni, il raffrescatore rappresenta una moderna soluzione in grado di rinfrescare l’ambiente utilizzando un semplice processo del tutto ecologico e naturale. L’elemento alla base del processo di refrigerazione è l’acqua che, nebulizzata,  diminuisce la temperatura dell’ambiente e lo rende fresco, pulito e purificato.

La purificazione dell’aria da odori, gas nocivi, germi e polvere migliora notevolmente la qualità dell’aria aiutando anche a combattere allergie stagionali e riniti allergiche.

Il raffrescatore grazie alle sue capacità di abbassare la temperatura di 7°-10° e di garantire risultati in grandi o piccoli ambienti è ideale per molteplici settori come:

  • Uffici
  • Negozi
  • Ristoranti
  • Hotel
  • Laboratori artigianali
  • Locali commerciali
  • Locali pubblici
  • Ambienti domestici
  • Palestre
  • Industrie
  • Grandi magazzini

 

I 10 buoni motivi per scegliere un raffrescatore:

 

1.   Salute: il raffrescatore pulisce l’aria e riduce notevolmente la propagazione di polvere e batteri. Si consiglia un periodico utilizzo di prodotti disinfettanti per igienizzare il dispositivo e, di conseguenza, migliorare l'aria nel proprio ambiente

 

2.   Semplicità di utilizzo: il raffrescatore non richiede una particolare manutenzione ed è dotato di un sistema automatico per lo scarico dell’acqua

 

3.   Ecologia: il raffrescatore lavora in modo assolutamente ecologico: utilizza solamente aria, acqua e una quantità irrisoria di elettricità. Non impiega gas refrigeranti o sostanze chimiche nocive per l’ambiente.

 

4.   Bassi costi: dall’acquisto all’utilizzo, l’impegno economico che richiede un raffrescatore è nettamente inferiore a quello, per esempio, di un condizionatore.

 

5.   Bassa rumorosità: il raffrescatore è perfetto per ogni tipo di ambiente, domestico o professionale, all’interno o all’esterno.

 

6.   Migliore microclima: il raffrescatore mantiene la temperatura e l’umidità ad un livello confortevole tale da rinfrescare l’aria senza seccarla.

 

7.   Purificazione e ricircolo di aria fresca: grazie alla possibilità di tenere porte e finestre aperte, l’aria nell’ambiente sarà sempre pulita, rinnovata e priva di odori.

 

8.   Risparmio energetico: il raffrescatore lavora solamente con un ventilatore e, quindi, con un basso consumo di elettricità.

 

9.  Sicuro: non si è mai verificato nel mondo alcun caso di legionella dovuto all’utilizzo del raffrescatore.

 

10. Portabilità: il raffrescatore può essere fisso ma anche mobili: quest’ultimo, disponibile in varie misure, permette di raffrescare in modo pratico ambienti di maggior interesse. 

  

 

RAFFRESCATORE

CONDIZIONATORE

Basso costo d’acquisto e manutenzione

SI

NO

Ecologico (no gas refrigeranti)

SI

NO

Risparmio energetico

SI

NO

Funzionale con porte e finestre aperte

SI

NO

Portatile

SI

NO

Ricircolo di aria fresca

SI

NO

Salutare

SI

NO

Rapidità d’installazione

SI

NO

 

 

Legionella: sai quant'è pericolosa?

Il batterio legionella è un organismo diffuso ovunque che prolifera soprattutto in ambienti acquatici caldi, tra i 25°C e i 42°C.

 

L A  S T O R I A

Il termine legionella trae origine da un’epidemia acuta che nell’estate del 1976 colpì un gruppo di ex combattenti della guerra in Vietnam, chiamati anche Legionaires, riuniti in albergo di Philadelphia (USA), causando 34 morti su 221 contagiati. Solo in seguito si scoprì che la causa dei decessi per la polmonite acuta era da addebitarsi all’azione di batteri, in precedenza sconosciuti, che si erano sviluppati nell’impianto di condizionamento dell’albergo. 

 

D O V E  E  C O M E  S I  M A N I F E S T A

Si riproduce in ambienti umidi e tiepidi come i sistemi di distribuzione e ricircolo dell'acqua calda sanitaria, i condensatori degli impianti di condizionamento, nelle patine di contaminanti biologici (biofilm) costituite da sedimenti organici, ruggini e incrostazioni calcaree che ne facilitano l'insediamento e la proliferazione.

L'infezione da Legionella non è ancora stato provato che si possa trasmettere da persona a persona, ma piuttosto viene trasmessa da flussi di aerosol (da 1 a 5 micron) di acqua contaminata che si vengono a formare:

  • negli impianti idrosanitari
  • negli impianti di condizionamento
  • negli apparecchi medici per trattamenti respiratori
  • nelle vasche e piscine per idromassaggi e idroterapie
  • nelle fontane decorative e cascate artificiali specialmente se collocate in
    ambiente interno.

L'infezione da legionella può manifestarsi in due forme distinte:

  • la legionellosi (malattia del legionario) che frequentemente include una
    forma più acuta di polmonite che può risultare letale.
  • la febbre di Pontiac, una forma molto meno grave, simile a una normale
    influenza.

 

I  F A T T O R I  D I  R I S C H I O

Le persone in buono stato di salute generalmente non si ammalano.

I principali fattori di rischio sono:

  • sesso maschile
  • età avanzata
  • severità di esposizione
  • fumo di sigaretta
  • patologie croniche del polmone
  • patologie che causano immunodepressione (ad esempio: tumori, diabete, HIV, ecc.)
  • farmaci che causano immunodepressione (ad esempio cortisonici, ecc.)

 

L E  R E G O L A M E N T A Z I O N I

La legionella è uno dei principali problemi per la Sanità Pubblica, non solo italiana ma anche mondiale, tanto che è sottoposta a sorveglianza speciale da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Con questo termine vengono indicate tutte le forme di infezione causate da varie specie (più di 40) di batteri aerobi, la più pericolosa è la legionella pneumophila alla quale sono addebitati circa il 90% dei casi di legionellosi.
Essendo una malattia molto pericolosa, nella maggior parte dei Paesi, i casi di legionellosi devono essere notificati alle competenti Autorità Sanitarie. 

In Italia, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha disposto delle linee guida per la prevenzione ed il controllo della malattia e, in casi di accertata infezione, si ricerca il luogo dove la persona, negli ultimi 15 giorni, può essere stata contaminata.

ATTENZIONE:
Nei casi di mortalità, se si risale al luogo di contaminazione, accertate mediante positività alle analisi di laboratorio, il responsabile della struttura può essere indagato per omicidio colposo.


C H I  D E V E  F A R E  P R E V E N Z I O N E

Le STRUTTURE RICETTIVE sono responsabili della tutela del diritto alla salute del cliente ospite.

Sono a rischio infatti tutti gli impianti e i trattamenti tecnologici di distribuzione dell’acqua, con una maggiore probabilità di formazione dei batteri negli impianti che comportano un riscaldamento dell’acqua, quindi:

  • CASE DI CURA E DI RIPOSO
  • ALBERGHI CAMPEGGI
  • ASILI E SCUOLE
  • STABILIMENTI BALNEARI
  • CENTRI BENESSERE
  • IMPIANTI PER ATTIVITA' SPORTIVE


La prevenzione è il primo passo per ridurre le probabilità che si sviluppi la contaminazione della legionella negli impianti di distribuzione d'acqua e nei sistemi di condizionamento.

La manutenzione periodica contribuisce a prevenire sia la contaminazione che la diffusione dei batteri negli impianti.
E' necessario procedere ad una pulizia completa dei serbatoi, della rubinetteria e delle docce, questo soprattutto nelle strutture ricettive come alberghi e campeggi a funzionamento stagionale. Questa, effettuata ad inizio attività, è intesa come azione di bonifica. La bonifica è anche necessaria come rapida azione in caso vi sia una diffusione di Legionella in atto nell'impianto e attraverso trattamenti per la disinfezione, si mira ad eliminare o a limitare in maniera sostanziale la problematica.


Assume fondamentale importanza l'aspetto preventivo sugli impianti a rischio, legato a tre fattori fondamentali:

  • Gestione e cura degli impianti stessi.
  • Scelta di una corretta tecnologia per il trattamento dell'acqua volta all'eliminazione della contaminazione del batterio e alla prevenzione della proliferazione dello stesso attraverso la rimozione del biofilm.
  • Predisposizione di un corretto protocollo per l'analisi del rischio da contaminazione che definisce le criticità della struttura e dei suoi impianti da tenere monitorati.

 

 

T R A T T A M E N T I

E’ bene distinguere due attività utili alla gestione del batterio della legionella:

 

-  BONIFICA

 L’attività di bonifica è necessaria al fine di intraprendere una rapida azione nel caso si riscontri una diffusione importante di Legionella in atto nell’impianto e, mediante trattamenti e dosaggi appropriati per la disinfezione, mira ad eliminare o a limitare in maniera sostanziale la problematica.

Può essere effettuata meccanicamente (shock termico) o utilizzando prodotti chimici. 

 

-  PREVENZIONE CONTINUATIVA

 Utilizzo di sistemi che possono dare una maggiore sicurezza mediante stazioni di dosaggio a ciclo continuo di prodotti chimici (per disinfezione e protezione impianto).

Questi devono essere supportati dalla cura degli impianti e dal rispetto del protocollo per le analisi del rischio. La chimica supportata dal corretto lavoro manuale periodico, gestisce il monitoraggio e la presenza del batterio che inevitabilmente è, e rimarrà, presente. I sistemi devono far si che la presenza del batterio resti entro i parametri sufficienti ad evitare il rischio di contaminazione.

Le varie strutture ricettive dove il monitoraggio e l’attività di prevenzione abbiamo visto necessarie, a volte adottano sistemi e trattamenti che non risultano particolarmente indicati e “vincenti”.

Il trattamento più comune, a parte la sanificazione preventiva iniziale, è sicuramente lo SHOCK TERMICO.
Questa la definizione tecnica:


AUMENTO DELLA TEMPERATURA DELL'ACQUA CALDA FINO A 70-80 °C
CONTINUATIVAMENTE PER 3gg. FACENDOLA SCORRERE ALLE UTENZE PER 30
min. (TEMPERATURA MINIMA AI PUNTI DISTANZIALI 60 °C).


Sicuramente questa azione è però materialmente di difficile attuazione se eseguita come le procedure sopracitate richiedono.

Pensiamo a quanto questa tecnica stressi l'impianto idrico in modo inappropriato: nelle varie strutture dove un numero importante di terminali (rubinetti, docce, ecc...) deve essere sottoposto a tale trattamento, la centrale termica deve lavorare oltre regime con conseguente rapido deterioramento della stessa, per non parlare della problematica della possibile dimenticanza di ribassamento della temperatura dell'acqua, che potrebbe causare scottature agli ospiti (il fatto è già accaduto e in alcuni casi sono scattate denunce...).

Lo si può utilizzare come strumento di bonifica immediata, senza l'utilizzo di agenti chimici, risolvendo solo nel breve la presenza del batterio e senza intaccare il biofilm dove il batterio si riproduce. Possiamo trovare casi dove, a seguito di bonifica da shock termico e successivo riscontro di negatività del batterio, passati pochi giorni le analisi effettuate ritrovano positività al batterio.


Concludendo, possiamo affermare che lo shock termico può essere utilizzato solo come strumento di bonifica e, vista anche la difficoltà di procedura, non come attività di prevenzione.

 

TABELLA DI VALUTAZIONE - PRESENZA BATTERIO E CONSEGUENTI AZIONI DA APPLICARE

 

 

Per quanto riguarda gli impianti di condizionamento, è importante effettuare la pulizia dei filtri degli impianti di condizionamento oltre alla pulizia e disinfezione dei serbatoi di accumulo dell'acqua.

La pulizia dei filtri dovrebbe essere effettuata sempre all'inizio della stagione estiva, prima di avviare l’impianto per la prima volta, successivamente è sufficiente ripeterla almeno una volta al mese.

Per effettuare una corretta pulizia, è necessario smontare i filtri e lavarli con acqua o con prodotti igienizzanti, secondo le istruzioni allegate all’apparecchio.

E’ in tutti i casi buona abitudine quella di arieggiare i locali, perché la sensazione di refrigerio può mascherare l'aria viziata.

 

 M A I   P E N S A R E   C H E   N O N   S U C C E D A

L'Emilia-Romagna è una tra le regioni nelle quali si sono verificati più casi di legionella.

Il 12.01.2017 EpiCentro ha aggiornato i dati sui casi di legionellosi segnalati nel nostro Paese nel corso del 2015:

 

Fonte: Rapporto annuale sulla legionellosi in Italia, Iss 2016

Dei 1569 casi notificati:

  • 200 casi (12,7%) avevano pernottato almeno una notte in luoghi diversi dall’abitazione abituale (alberghi, campeggi, navi, abitazioni private)
  • 82 (5,3%) erano stati ricoverati in ospedale
  • 38 casi (2,4%) erano residenti in case di riposo per anziani o in residenze sanitarie assistenziali o strutture di riabilitazione
  • 13 casi (0,8%) avevano altri fattori di rischio (carceri, comunità chiuse).
  • 20 casi (1,3%) classificati come comunitari hanno riportato di aver frequentato piscine
  • 16 casi (1%) di aver ricevuto cure odontoiatriche.

 

L I N K   U T I L I

http://www.iss.it/binary/publ/cont/ONLINE_10_2016.pdf

http://www.epicentro.iss.it/problemi/legionellosi/aggiornamenti.asp

http://www.iss.it/index.php?id=30&lang=1&tipo=45

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2005/02/04/05A00847/sg